Care amiche per la pelle,
con l’autunno tornano anche i nostri “Racconti di Sardegna” (avete già letto il racconto sul lentischio?)
È il periodo perfetto per un bel racconto da leggere accoccolate sul divano con una copertina, no? Magari anche con un amico a 4 zampe accanto, mentre fuori piove.
E proprio queste giornate uggiose ci hanno fatto venire voglia di parlarvi del protagonista di questa storia: l’Elicriso.
Le origini dell’Elicriso
Il significato del suo nome
Il suo nome richiama la luce e il calore del sole, di cui già sentiamo la nostalgia! Deriva infatti dai termini greci helios (sole) e chrysos (oro), per l’intenso colore dei suoi fiori, dorati come i capelli di una bellissima ninfa che leggenda narra fosse innamorata di un dio ma non corrisposta. Così, mentre si lasciava morire per il dolore, gli dei ebbero pietà di lei e la trasformarono in elicriso.
Pianta dunque dall’intenso colore del sole e dell’oro, ma anche intenso profumo che rimaneva sui vestiti e la pelle dei pastori sardi quando rientravano dalla campagna, che deodorava cassetti ed armadi proteggendoli dalle tarme e che aromatizzava perfino la cotenna del maiale con i rametti bruciati, facilitando la rimozione delle setole, insaporendo la carne e tenendo lontane le mosche!
I suoi utilizzi nel tempo
Conosciuto anche dagli antichi Romani, che lo utilizzavano per ornare le statue delle divinità, l’Elicriso ha trovato in Sardegna, oltre che un perfetto habitat, l’amore di un popolo che ha scoperto in questa pianta diverse proprietà, da quelle più pratiche come aromatizzante, deodorante, disinfettante, rimedio per affezioni respiratorie come asma e bronchiti e dermatologiche, quali eczemi e psoriasi, fino a conferirle poteri quasi magici legati a rituali religiosi e non.[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”I nomi dell’Elicriso e le sue leggende”][vc_column_text]Alcune delle usanze e simbologie relative all’elicriso sono racchiuse nei diversi nomi con cui viene chiamato nelle varie zone della Sardegna.
Scova de Santa Maria
Ad esempio, a Riola Sardo è conosciuto col nome di “Scova de Santa Maria” ovvero scopa di Santa Maria. Questo nome pare derivi da un’antica leggenda secondo la quale una madre di 3 bambini, affetti da una tosse persistente, dopo essersi disperata perché non trovava una cura, si addormentò e sognò la Madonna che ripuliva la loro stanza con dei fasci di elicriso. Al risveglio andò a raccogliere quella pianta e ne preparò un decotto che fece bere ai suoi figli i quali finalmente guarirono.
In effetti l‘elicriso veniva usato sia come scopa, intrecciando i rami con quelli di altre piante aromatiche, per pulire i forni dopo la panificazione; sia, sotto forma di decotto, come balsamico espettorante e sedativo della tosse.
Frore de Santu Juanne
Un altro nome è “Frore de Santu Juanne” : fiore di San Giovanni, per il suo legame ai rituali per la festa del Santo. Da non confondere con l’iperico, chiamato erba di San Giovanni (perché si raccoglie tradizionalmente il 24 giugno in cui si ricorda il santo).
Seppure con diverse varianti a seconda della zona, pare che alimentare con l’elicriso i falò che si fanno nella notte della festa sia di buon auspicio per le coppie che saltano il fuoco tenendosi per mano.
E gli innamorati ritornano ancora una volta nell’ultima leggenda che vi vogliamo raccontare. Si dice che un giovane, costretto ad andare in guerra, prima di partire, regalò un mazzo di fiori di elicriso alla sua amata.
Per consolare la donna e ricordarle l’amore di lui, ai fiori fu data la capacità di sopravvivere per sempre. In effetti i fiori di elicriso anche seccandosi non perdono il loro profumo e nemmeno il colore dei loro capolini, per questo viene detto “semprevivo”.
Dunque l’elicriso come simbolo del ricordo, come “scopa”, anche in senso metaforico, che allontana malanni fisici e psichici (si facevano respirare i fumi, s’affumentus, per allontanare le conseguenze di dispiaceri e traumi) e, infine, come amuleto portafortuna secondo l’antico proverbio “Di fortuna resti intriso chi si adorna di elicriso”.[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”I benefici dell’Elicriso per la pelle”][vc_column_text]Non sappiamo se il nostro amato Elicriso possieda davvero tutte queste virtù, di sicuro i benefici sulla pelle come decongestionante, antiprurito, protettivo e anti-eritematoso sono quelli che noi sfruttiamo per i nostri prodotti e per questo gli abbiamo dedicato Khrysòs, un’intera linea corpo dove sta per fare capolino un nuovo arrivo… Oops! Piccolo spoiler! Abbiate un po’ di pazienza… Ve lo faremo conoscere presto, anzi, prestissimo!! 😉
Alla prossima!